Nuova Argentia Gorgonzola – Opera Basket     94 – 89   D1ts  

Parziali  11-23, 37-45, 58-65, 80-80,

Grampa 19, Rossi 21, Brambilla 14, Marra 13, Radice 12, Brown 6, Colombo 3, Adami 2, Longoni 2, Ruzzon 2, Arciuli ne, Nodari ne,

 

Il 2023 si apre con una vittoria casalinga contro Opera, squadra che prima della partita aveva i nostri stessi punti in classifica e che all’andata è stata sconfitta di sole due lunghezze dai ragazzi di coach Ska.

La prima cosa che giunge agli occhi ma soprattutto alle orecchie appena arrivati al palazzetto sono i ragazzi e i genitori delle giovanili che si presentano con tanto di tamburi e incitano i ragazzi dal riscaldamento fino al 45° minuto.

Le premesse sono quelle di una partita equilibrata ed emozionante ma l’inizio sembra raccontare una storia diversa.

Pronti via il parziale degli ospiti è di 7-0 che poi diventa 18-4 al 7’. I nostri ragazzi sono contratti dai due lati del campo, in attacco la palla circola poco e i tiri sono mal costruiti. Chiudiamo il primo quarto sul -12 e il negativo potrebbe essere peggiore se non fosse per le iniziative in proprio di Grampa che segna 7 punti.

Nel secondo quarto si comincia a vedere un atteggiamento e un ritmo diversi e di conseguenza l’attacco inizia a produrre. Terminale offensivo da qui in poi sarà Rossi che coadiuvato da Radice (i due segneranno 18 dei 26 punti nel parziale) riporta i nostri ragazzi fino al -3 (32-35) prima di un allungo finale di Opera che porta la partita all’intervallo lungo sul 37-45 per gli ospiti.

Nel terzo quarto si svolge esattamente lo stesso copione del secondo. Questa volta i protagonisti sono Brambilla e Marra che ci portano al 29’ sul 57-59, salvo poi subire un controparziale nell’ultimo minuto e ritornare ancora una volta a -7.

Inizia l’ultimo periodo e arriva il sorpasso Argentia. Le triple prima di Brambilla e poi di Colombo (da distanza Curry), intervallate dal gioco interno del sempre presente Rossi firmano un parziale di 10-2 nei primi due minuti (68-67 al 32’). Inevitabile il time out di Opera che tampona l’emorragia. Da qui in poi si susseguono canestri e buone difese da entrambe le parti che fanno entrare le squadre negli ultimi due minuti sul 77 pari.

Un canestro in penetrazione di Brambilla sigla il +2 Argentia, poi il sesto fallo a rimbalzo in attacco di Rossi, il conseguente 1 / 2 ai liberi e un canestro nell’azione successiva da parte degli ospiti ci vede ancora una volta in svantaggio. A questo punto mancano 20 secondi con palla in mano a Grampa che penetra, si arresta e subisce fallo prima di riuscire a tirare (Opera non ha ancora speso il proprio bonus). Sarà rimessa da fondo per noi ma prima che possa essere eseguita la panchina ospite si vede assegnare un fallo tecnico per proteste. Grampa dalla lunetta è glaciale e pareggia la partita sull’80-80. Ma mancano ancora 7 secondi e la rimessa è Argentia. Palla ancora a Grampa, palleggio, arresto, tiro… e palla sul secondo ferro. Tempo supplementare.

Il primo colpo dell’overtime lo mette a segno Opera e poi successivi 2 minuti e mezzo si segnala solamente un libero di Grampa e svariati errori da entrambi le parti. Siamo quindi sull’81-83 e mancano 150 secondi. Questi sono i momenti in cui l’esperienza fa tutta la differenza e quando si parla di esperienza in casa Argentia si pensa subito a Grampa e Brown. Assist del nostro playmaker per la tripla di Radice, rimbalzo di Brown, palleggio arresto e tiro e canestro di Grampa. In 50 secondi ci portiamo sull’86-83. Opera risponde con il canestro del -1.

Nel basket però i punti si pesano, non si contano. Brown fino a questo momento aveva segnato due punti, ma ora a 50 secondi dalla fine, per due azioni di fila si gioca un uno contro uno contro il diretto avversario e segna i 4 punti più importanti della partita, quelli che ci portano sul 90-85. Oramai il tempo è agli sgoccioli e ai tiri affrettati di Opera bisogna rispondere essendo glaciali in lunetta sui falli sistematici. Detto fatto: 2 / 2 di Grampa, 2 / 2 di Marra e vittoria Argentia.

Vittoria importantissima per risollevarsi da un dicembre nero, vittoria che ha mille volti e mille personaggi. La copertina se la prendono Grampa e Brown per il finale, ma non si sarebbe mai arrivati a quel punto senza il secondo quarto di Rossi, il terzo di Brambilla, le triple e gli sfondamenti presi da Radice. Fondamentali sono stati anche i minuti e i canestri nei momenti piu difficili della partita di Adami, Longoni e Colombo. E fondamentale è stato il supporto dagli spalti, perché vincere è bello, ma vincere in un’atmosfera del genere è ancora meglio.

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